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MASTER ANNUALE DI II LIVELLO:
LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
NELL'ADULTO E NELL'ANZIANO

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Cos'è il NEUROFEEDBACK?
Laboratorio di Neurofeedback e Biofeedback, presso il Centro di Psicologia e Neuropsicologia (Torino)
Via Borgone, 57 - 10139 Torino
Tel. 011.19502711

  Il neurofeedback è un metodo per raggiungere il controllo della salute, del benessere e delle prestazioni.
Il NEUROFEEDBACK permette di sviluppare la  capacità di auto gestirci aumentando la conoscenza di noi stessi. Il NEUROFEEDBACK apre nuovi canali di comunicazione fra MENTE E CORPO.
Proviamo ad analizzare alcuni concetti.

COSA SIGNIFICA AUTO-REGOLAZIONE?
E' qualcosa che tutti facciamo, anche se non sempre ce ne rendiamo conto. Ad esempio: per mantenere ad un adeguato livello la temperatura corporea - non vogliamo avere nè freddo nè caldo - il SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (SNA) regola il flusso sanguigno verso il centro, se l'ambiente è freddo, o verso la periferia, se l'ambiente è caldo. Il SNA opera senza coinvolgimento della coscienza.
Ma ancora abbiamo troppo freddo!
Allora decidiamo di coprirci di più, di mettere i guanti. Questa risposta nasce dalla percezione cosciente di una situazione - sentiamo freddo.
Un punto interessante è che la capacità di autoregolazione è appresa. Quando un neonato si sente a disagio piange. Crescendo il bambino impara cosa fare per soddisfare i suoi bisogni e limitare le situazioni di disagio.

PERCHE' AUMENTARE LE CAPACITA' DI CONTROLLO?
Per migliorare la salute fisica, mentale, le prestazioni. Come possiamo controllare il nostro peso attraverso una bilancia, possiamo impare la via per gestire i nostri stati emotivi, la nostra attenzione, la capacità di concentrazione monitorando i parametri necessari.
 

COME POSSIAMO AVERE QUESTE INFORMAZIONI?
Attraverso strumentazioni sofisticate si possono misurare in tempo reale alcuni parametri, il computer ci permette di monitorarli e imparare a controllarli.

CHE TIPO D'INFORMAZIONE POSSIAMO OTTENERE?
Possiamo valutare e regolare:
la tensione muscolare
la temperatura
il ritmo respiratorio
la capacità di conduzione della pelle
ma soprattutto, di maggior interesse psicologico:
EEG, l'attività elettrica all'interno del cervello, che è ritmica per sua natura. I ritmi sono correlati a diversi stati di coscienza. Ad esempio il sonno ha ritmi delta e l'attenzione beta  
HEG emoencefalografia. Misura il flusso locale di sangue nel cervello, che è strettamente collegato con l'attività cerebrale
Sia il NEUROFEEDBACK con EEG sia con HEG sono forme di potenziamento diretto delle capacità cerebrali con importanti ricadute sulle nostre condizioni psicofisiche.

EEG NEUROFEEDBACK
L'EEG registra l'attività elettrica della corteccia cerebrale attraverso piccoli sensori posti sul capo in determinati punti. L'andamento dell' EEG riflette i nostri stati mentali. Si ritiene che l'attività elettrica sia il modo che il cervello ha di autoregolarsi, ad esempio certi ritmi di EEG permettono l'analisi degli stimoli sensoriali  altri cooordinano il funzionamento di vasti gruppi di neuroni in diverse aree cerebrali per permettere la percezione di un oggetto come intero anche se le sue componenti sensoriali sono analizzate in aree diverse (forma, colore, tono emotivo....)
Una gran quantità di ricerche si è sviluppata in parallelo allo sviluppo della strumentazione per effettuare il NEUROFEEDBACK, il motivo della sua efficacia sta nella possibilità di rafforzare l'abilità del cervello di autoregolarsi.
Molti disturbi sono causati dalla persistenza di un unico stato mentale (ansia, depressione) il NEUROFEEDBACK aumenta la flessibilità mentale.E' importante poter variare lo stato lo stato mentale in accordo con le situazioni più che lavorare su particolari stati mentali.
L' EEG NEUROFEEDBACK è stato applicato con successo su:
Disturbi d'attenzione
Depressione
Ansia
Dipendenze
Disturbi alimentari
Disturbi del sonno
Disturbi ossessivi compulsivi (DOC)
Disturbi da stress post traumatico
Traumi cranici

HEG NEUROFEEDBACK
L'HEG misura il flusso ematico locale del cervello. Questo parametro è collegato all'attività metabolica delle zone in attività. Se, ad esempio, state suonando il pianoforte, le cellule (neuroni) che controllano il movimento delle dita si attivano e richiedono maggior afflusso di sangue, in questo caso alla corteccia motoria.
Questo collegamento fra attività cerebrale e flusso locale è utilizzato anche da altri sistemi per monitorare il funzionamento cerebrale come la PET, l'fMRI e lo SPECT.
L'HEG NEUROFEEDBACK è particolarmente adatto per il lavoro alla corteccia prefrontale e frontale che sono aree particolarmente importanti per il funzionamento cerebrale - vengono infatti definite anche  aree di controllo esecutivo, fra le altre funzioni delle cortecce prefrontali  si evidenziano:
La presa di decisioni
Il problem solving
L'attenzione
La memoria di lavoro
La pianificazioni delle azioni rivolte ad obiettivi
L'HEG NEUROFEEDBACK è stato applicato con successo su:
Disturbi dell'attenzione
Depressione
Ansia
Disturbi ossessivi-compulsivi
Traumi cranici
EMICRANIA

Bisogna ricordare che il NEUROFEEDBACK non produce cambiamenti, fornisce semplicemente le informazioni necessarie per permettere ad ognuno di noi di regolare meglio certe attività.