Il quadro clinico di questo disturbo del sonno si definisce differenzialmente rispetto a quello della narcolessia.
Infatti anche in questo caso si riscontra un'eccessiva sonnolenza diurna, seppure non accompagnata da cataplessia e dalle altre manifestazioni "minori" della narcolessia. Non si riscontrano negli episodi di sonno diurno casi di addormentamento in fase REM. Complessivamente il sonno di questi pazienti lungo le 24 ore è maggiore di quello dei narcolettici. Similmente non si riscontra un'associazione con l'antigene HLA-DR2.
I problemi di trattamento in questo caso sono ancora più marcati che per la narcolessia, in quanto in questo caso non risultano di alcuna efficacia i sonnellini "profilattici", né gli inibitori del sonno REM. L'unico trattamento che si applica è quello basato sugli stimolanti anoressizzanti già descritti nel caso della narcolessia.
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