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Aprassia orale o bucco-facciale
La stessa dissociazione fra incapacità a compiere un movimento a richiesta e conservata abilità ad eseguirlo in via automatica, che è alla base dell’aprassia degli arti, si osserva anche per i muscoli dell’apparato faringo-bucco-facciale e costituisce l’aprassia orale. L’aprassia orale consiste in un disturbo nella produzione dei movimenti volontari dell’apparato faringo-bucco-facciale, in assenza di paralisi dovute a lesione delle vie piramidali o a danni della corteccia motoria primaria. I pazienti affetti da aprassia orale non sono in grado di fischiare, soffiare, dare un bacio, fare il verso per chiamare il gatto, sia su richiesta verbale che su imitazione. L’errore più frequente che questi pazienti compiono nel tentativo di produrre il gesto adeguato è la sostituzione del gesto con un altro movimento orale o con un rumore onomatopeico.

SEDI DI LESIONI.
L’aprassia orale sembra essere legata a lesioni opercolari frontali sinistre; solo in casi rari è stata osservata per lesioni parietali e lesioni ai nuclei della base.