Disturbo caratterizzato dall’estrema lentezza nell’esecuzione dei movimenti, che appaiono anche imprecisi e grossolani. Verrebbe meno la “melodia cinetica” e cioè la capacità di automatizzare e di fornire la giusta fluenza alle sequenze motorie. I singoli atti motori sono compiuti temporalmente decomposti e a spese di un notevole sforzo di concentrazione. I pazienti affetti da aprassia mielocinetica sarebbero incapaci di compiere movimenti fini e precisi con l’estremità distale controlaterale alla lesione. Dal momento che i pazienti presentano movimenti che, anche se privi di precisione, sono correttamente scelti e orientati nello spazio, molti autori non ritengono che l’aprassia mielocinetica possa considerarsi una vera aprassia, e la interpretano piuttosto come un disordine lieve di natura piramidale o extrapiramidale. Le medesime caratteristiche mielocinetiche si osservano in una certa misura nel comportamento extrapiramidale del paziente affetto da morbo di Parkinson, che esibisce lentezza nei movimenti, goffaggine, perdita della melodia cinetica, pur essendo perfettamente in grado di selezionare il movimento corretto.
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