Gli attuali psicologi cognitivi. |
Attualmente è possibile individuare
almeno tre raggruppamenti principali di psicologi
cognitivi:
1) gli PSICOLOGI SPERIMENTALI COGNITIVI, che
seguono le metodologie tradizionali della
psicologia cognitiva, senza costruire modelli
computazionali; fanno ricerca su soggetti
normali.
2) Gli SCIENZIATI COGNITIVI, che costruiscono
modelli computazionali e prendono molto sul
serio la metafora del calcolatore; focalizzano
la loro attenzione sui programmi di simulazione
come metodo per aumentare la loro comprensione
dell’attività cognitiva.
I modelli dei processi cognitivi possono essre
usati per testare e validare le teorie (modelli
computazionali); mentre gli psicologi sperimentali
cognitivi formulano le proprie teorie esclusivamente
in forma linguistica (es. esiste un magazzino
di M.B.T., uno di M.L.T. etc...), mediante
descrizioni verbali vaghe da un punto di vista
scientifico. Gli scienziati cognitivi, al
contrario, producono programmi da implementare
sul calcolatore che rappresentano le teorie
cognitive, avendo reso espliciti tutti i dettagli.
Questo è un ottimo metodo per vedere
se la teoria stessa abbia senso.
I modelli computazionali usati negli
ultimi anni sono:
- le reti semantiche (la conoscenza sarebbe
costituita da legami associativi i cui principi
sono: contiguità, somiglianza, contrasto;
i concetti sono rappresentati da nodi collegati
tra loro a formare una rete).
- I sistemi di produzione (una produzione
è una regola nella forma “se.......allora”;
così se dall’ambiente esterno
arriva alla memoria di lavoro l’informazione
“se”, darà il via alla parte
“allora” della regola. L’utilità
dei sistemi di produzione consiste nel caratterizzare
i processi cognitivi di alto livello come
il problem solving ed il ragionamento).
- Le reti connessionistiche o neurali, dette
anche modelli distribuiti paralleli (sono
formate da unità elementari simili
a neuroni, chiamate anche nodi, che sono connesse
tra loro in modo tale che ogni unità
ha molti legami con altre unità. Nelle
reti connessionistiche ogni concetto è
distribuito in diversi nodi. Questi modelli
utilizzano diversi strati di unità:
strato delle unità in ingresso, strato
intermedio di unità nascoste, stato
di unità di uscita. La rete può
apprendere ad associare una specifica configurazione
di ingresso con una corrispondente configurazione
di uscita. Il modello può così
essere portato ad imparare il comportamento
che interessa al ricercatore invece di essere
programmato in modo esplicito per produrlo).
3) I NEUROPSICOLOGI COGNITIVI si occupano
dello studio dei deficit cognitivi in soggetti
con lesioni cerebrali localizzate per trarre
informazioni sui meccanismi cognitivi normali.
Si occupano dunque dello studio dei processi
cognitivi in pazienti con lesioni cerebrali
nella speranza che questo consenta di fare
luce anche sul funzionamento normale di tali
processi.
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